:: Monday, July 19, 2004 ::
NET.SWAP: In Praise of Shadows: Glass Rondo (2004) BY: Ruth Catlow POSTED: Monday, July 19, 2004 EXCERPT:
click here to read entire article. ORIGINAL POST: Monday, July 05, 2004 BY: Francesca De Nicolò MIND TRANSFER Tamara Lai, ha inaugurato nei primi di giugno il suo nuovo sito web dove ha presentato MIND TRANSFER progetto attivo già dal 2003 e che ora rinasce a nuova luce con connessi nuovi cyber poemi. MIND TRANSFER (sottotilo myweb), che come lei mi dice in modo scansonato potrebbe essere visto come una versione cantanta da Sid Vicious di My way di Frank Sinatra è un ennesimo attraversamento post-umano, nel quale Lai ha creato on line la percezione del ritmo vitale producendo un sistema visivo che funziona come un cuore che pompa ritmicamente un ipotetico sangue seguendo il flusso delle informazioni virtuali. Se infatti ci addentriamo in MIND TRANSFER assistiamo ad una microproiezione di un video sgranato bianco nero dove qualcosa di apparentemente organico, un probabile cranio, si muove e si contrae assimilabile ad un cerchio di fumo che spettacolarizza il ciclico destino della mutazione. MIND TRANSFER è infatti come Lai mi dice seguendo quest’ottica una rappresentazione della vita della rete che varia a seconda del flusso elettrico e di informazioni, dove la rete è vissuta quindi come una mente. Un corpo/mente che in questo caso è diventato evanescente e che si muove in un regno altro dove si mischiano fantasmi, dialoghi, umori seguendo una tensione mistica che accompagna il lavoro di Lai negli ultimi anni e che associa la macchina al divino. Un percorso di ricerca mistica che l’ha portata negli ultimi anni a teorizzare un nuovo approccio alla vita, mi dice per lei l’ idea comune, del tutto occidentale, dell’esistenza di un'unica di una vita fisica è oramai inconcepibile, “tutto danza, ectoplasmi nel cyberspazio lottano con fantasmi e illusioni, bugie e manipolazioni” , un non luogo cibernetico dove Il suono ancora una volta è un elemento importante per aumentare la percezione del ritmo, è un suono meccanico che pompa aria . Parte del progetto MIND TRANSFER è anche il cyberpoema L’arte è morta. Per Tamara Lai, come mi dice,l’arte, come viene intesa nel senso comune è morta. Per lei qualsiasi cosa è arte, tutto è energia, i colori, l ritmo, i suoni, tutto è parte di una medesima musica, bisogna abbandonare il vestito dell’apparire seguendo ciò che già sosteneva Baudrillard e non solo. E ancora possiamo cliccando addentrarci in alcune variabili del progetto Mindtrasfer, ca depant, mortal_stratego e realitè sauvage, dove possiamo leggere poesie ed ascoltare suoni e colonne sonore altamente inquiete, probabili musiche della sua memoria. Sempre seguendo la volontà di proclamare la morte dell’arte, Lai ha partecipato già nel 2000 ad un evento che mi dice essere stato fondamentale per lei, dal titolo Ex Post Factum 2001, dove artisti, filosofi, poeti, compositori e scienziati hanno dato luogo ad un importante quanto fondamentale connubio. Un connubio seguito oltretutto dalla web azione art is dead? Sempre nel 2001, dove circa un centinaio di artisti hanno distrutto virtualmente opere di altrett’anti cento artisti del passato. Nel 2002 Urban anguishes è stato un altro evento importante nel suo cammino, si trattava di una non- lineare –narrazione senza inizio ne fine, nella quale ognuno poteva dalla rete interagire con la propria macchina con il progetto che ogni volta dava comunque degli esiti differenti, giocando quindi sulla possibilità di avere infinite variariabili dipendenti da ogni persona che agiva in rete. Protesa verso una ricerca che parte dal simbolismo e passa per l’astrazione intende abbattere il velo di Maya attraverso la sperimentazione tecnologica che comunque è vissuta come una tranquilla manifestazione del reale contemporaneo. Importanti i cyberpoemi, scrittura poetica che la Lai compone e immette nel suo sito, lavorando sempre sulla possibilità di creare dei segni che possano fluttuare nel cyberspazio, poesie che la Lai manda in rete seguendo una tensione concettuale che molto spesso l’ha portata anche a pianificare progetti anche di mail art come l’ultimissimo what beautiful we are! nel quale ha interagito con moltissimi artisti che hanno lasciato il loro segno virtuale in rete nel quale sino al 30 giugno corrente ha raccolto contribuiti dalle varie parti del globo. Interessata al video da anni (nel 1986 la sua prima apparizione) è approdata definitivamente alla rete nel 1997 e con il progetto MIND TRANSFER ha voluto dare ancora un segno forte di attraversamento dal postorganico alla disseminazione in rete pianificando la possibilità di trasferire virtualmente una mente umana in un computer, qui trattasi di un’analisi totale della mente umana che viene vissuta e si manifesta attraverso le sue infinite connessioni, comunicazioni, visualizzazioni in rete. Lai è comunque sempre attenta sempre alla resa minimale e all’essenziale come componente decisiva del suo percorso di indagatrice occulta. MI dice che il suo modo di intendere l’arte porterà ad un nuovo inizio, connessa ancora ad un ‘attenzione esoterica mi parla dei Tarocchi e del 13 Tarocco della morte, vista come trasformazione rinascita. http://www.imal.org/tamara_lai/mind_transfer/mind_transfer.htm |